Meglio Sennheiser o AKG nel panorama delle cuffie di alta qualità? Questa è una domanda che ti sei fatto quasi sicuramente, soprattutto se apprezzi la vera alta fedeltà e hai intenzione di acquistare un paio di “headphone” al di sopra di ogni sospetto.
Dico subito che la scelta non è semplicissima, anche considerando le affinità tra le due aziende dal punto di vista della filosofia di produzione, della provenienza e della loro storia.
Sennheiser è stata fondata nel lontano 1945 a Wennebostel, una cittadina situata a nord di Hannover, in Germania. La sua produzione è concentrata soprattutto su prodotti elettroacustici di alta qualità come le cuffie e i microfoni.
Due anni più tardi, nel 1947, nasce la AKG. Anche questa azienda è di stampo mitteleuropeo, poiché è stata fondata e ha tutt’ora sede a Vienna, in Austria. Anche AKG produce essenzialmente cuffie e microfoni di elevata qualità.
M allora, meglio Sennheiser o AKG? Per limitare il campo, il confronto lo faremo considerando le cuffie “serie”, di tipo circumaurale, adatte soprattutto ad un ascolto ad alta fedeltà in casa. Entrambe le aziende producono comunque anche gli auricolari per l’ascolto della musica in mobilità, con iPod, lettori MP3 e simili. Considereremo in particolare i due prodotti agli estremi della gamma.
Sennheiser HD558 versus AKG K551
Iniziamo da due prodotti entry level, anche se di elevata qualità (high end): la Sennheiser HD558 e l’AKG K551. Quale è la migliore? Sono cuffie della stessa fascia di prezzo. Entrambe dichiarano una risposta in frequenza piuttosto estesa: da 15 Hz a 28 KHz per la prima, da 12 Hz a 28 KHz per la AKG. L’impedenza delle AKG K551, 32 Ohm, è inferiore a quella della Sennheiser HD558, che vale 50 Ohm nominali. Entrambe circumaurali, si differenziano per il tasso di riduzione del rumore ambientale, superiore nel caso della AKG perché di tipo chiuso. C’è da dire che le Sennheiser, di tipo aperto, danno luogo proprio per questo ad una minore fatica di ascolto. Anche il peso gioca a favore della Sennheiser: i circa 50 grammi in meno, alla fine, si sentono. L’estrema confortevolezza del prodotto tedesco è dovuta anche ai morbidi cuscini rivestiti in velluto. Personalmente, apprezzo meno la similpelle dei cuscinetti AKG. L’aspetto esteriore, leggermente compassato e old style delle Sennheiser, è generalmente meno gradito del look più aggressivo della AKG, con parti in alluminio.
All’ascolto, si apprezza la buona la tonalità complessiva di entrambe le cuffie, senza difetti evidenti. Nelle AKG K551 la gamma bassa mi è parsa un po’ meno in evidenza, e talvolta richiedeva una azione sui controlli di tono del preamplificatore. Quindi, se preferisci bassi potenti e in primo piano, probabilmente ti piaceranno di più le Sennheiser HD558, che personalmente gradisco anche in altri aspetti citati precedentemente.
Sennheiser HD800 versus AKG K812
Vediamo ora il confronto tra le due famose aziende di cuffie audio considerando i modelli di punta: la AKG K812 e la Sennheiser HD800. In questi casi i prezzi salgono considerevolmente, infatti, per averle, occorre sborsare cifre attorno ai 1.200 euro. Anche in questo caso ci troviamo davanti a cuffie circumaurali, ma qui è di tipo aperto anche la AKG. I morbidi cuscinetti delle Sennheiser HD800 sono rivestiti di ottima microfibra, mentre l’AKG preferisce di nuovo la similpelle. Quest’ultima è forse è più igienica e duratura, ma a mio avviso meno confortevole. Le caratteristiche dichiarate per queste cuffie mostrano risposte in frequenza impressionanti, che spaziano dagli infrasuoni agli ultrasuoni: 5Hz-54kHz per la AKG e 6Hz-51kHz per la Sennheiser. Ma si sa che, per un ascolto di qualità, importante è la linearità della risposta in frequenza, e non solo la sua estensione. Da questo punto di vista la AKG K812 ha un tallone d’Achille: attorno ai 3 KHz evidenzia una piccola disuniformità che si riflette in una lieve distorsione. Quell’intorno di frequenze risulterà un po’ meno basso di quanto si aspetterebbe. Questo è dovuto alle caratteristiche del trasduttore utilizzato, con qualche problema di break-up a 3 KHz. Dal punto di vista della distorsione, la Sennheiser HD800 è nettamente superiore anche a bassa frequenza, con valori che, a 100 dBSPL di pressione sonora, superano di poco l’1%, mente la Total Harmonic Distortion della K812 arriva al 7-8%. Viceversa, la parte bassa dello spettro è un po’ più ampia e lineare per l’AKG. Un’importante differenza sta nell’impedenza: 36 Ohm per la AKG, 300 Ohm per la Sennheiser. Questo significa che la HD800 richiede una tensione di pilotaggio non piccolissima per suonare adeguatamente, per cui è meno adatta per un uso con sistemi portatili. La differenza di peso tra le due cuffie è ancora a vantaggio della HD800, che risulta più leggera ancora di 60 grammi.
A livello di impressione acustica, a volte, le misure sembrano non contare più di tanto, ma non in questo caso. Le due cuffie suonano meravigliosamente, con la parte bassa dello spettro audio della AKG più in evidenza rispetto alla Sennheiser HD800. Molto soddisfacenti per piccoli complessi musicali, le AKG K812 perdono un po’ di terreno quando la complessità del suono sale, soprattutto nelle medie frequenze, dove probabilmente l’incertezza a 3 KHz si fa sentire. Alla fine del confronto, a mio avviso, anche in questo caso la Sennheiser risulta vincente.
conclusioni: meglio sennheiser o akg?
Concludendo, ritengo che la casa tedesca produca cuffie Hi-Fi dalle caratteristiche fisiche e acustiche che, mediamente, prediligo. In parte, è anche una questione di gusti, ma non solo. Infatti, nel caso delle cuffie, la risposta in frequenza è influenzata dalla struttura della testa e dalla conformazione delle orecchie dell’ascoltatore. Per cui, in particolare se l’esborso finanziario non è trascurabile, per la scelta ti consiglio prima, comunque, una accurata prova d’ascolto sui vari tipi di cuffie Sennheiser e AKG del livello di prezzo considerato.
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