La Legge Antiabbandono: perché è stata fatta e cosa prevede

legge antiabbandono

La vita frenetica, il lavoro, il traffico, i parcheggi e le incombenze possono mettere a dura prova una mamma o un papà alle prese con la vita quotidiana. Sappiamo che esistono delle leggi specifiche per quanto riguarda l’utilizzo di seggiolini per auto, che devono essere omologati e adatti all’età e all’altezza del bambino, per proteggerlo in caso di incidente. Ma la cronaca ci insegna che purtroppo i bambini non sono in pericolo solo in caso di incidente, ma anche nel caso in cui vengano inavvertitamente dimenticati in auto. La Legge Antiabbandono mira a proteggere i minori di 4 anni da questo rischio, introducendo l’obbligo di collegare al seggiolino un dispositivo antiabbandono.

Già in vigore dal 7 novembre 2019, dopo l’approvazione del Parlamento con il voto favorevole di tutti i gruppi politici e il parere favorevole della Commissione Europea, la Legge Antiabbandono solo nel 2020 inizia a comminare le prime multe. L’obbligo riguarda al momento ben 1,8 milioni di bambini, minori di 4 anni, che viaggeranno ora in maniera più sicura.

Entriamo nel dettaglio della normativa per capire come funziona, quali sono le regole da rispettare e quali sono le eventuali sanzioni previste per chi non rispetta la legge.

Perchè questa legge?

Purtroppo, troppe volte abbiamo letto sulle pagine di cronaca dei giornali storie di tragedie famigliari, in cui i genitori dimenticano in macchina i bambini, causando loro gravi lesioni e nei casi peggiori la morte. Nella mente dell’adulto scatta una sorta di black out (così lo spiegano gli psicologi), forse per stress o disattenzione, che porta l’adulto a dimenticare il bambino in auto. Questo capita soprattutto quando il bimbo dorme, perchè non fa rumore e il genitore si dimentica quindi della sua presenza. Alcuni genitori hanno spiegato di essersi dimenticati di aver portato con sé il minore, convinti che fosse con l’altro genitore, o di essere sicuri di averlo lasciato a scuola, ingannati dalla loro stessa mente. Le cause delle morti infantili in caso di abbandono in automobile sono dovute principalmente a soffocamento o, se la vettura resta sotto il sole, ad asfissia e ipertermia, dovuta al calore accumulato all’interno dell’abitacolo. I guai per i genitori, oltre alla croce che dovranno portare per sempre nel cuore, saranno quelli giuridici. Essi verranno infatti accusati di abbandono di minore e nei casi peggiori di omicidio colposo.

bambina nel seggiolino auto

Dai dati ufficiali risulta che negli ultimi 10 anni nel mondo ci siano stati oltre 600 casi di bambini, sotto i 4 anni, abbandonati in auto e deceduti. Oltre a questi, andrebbero considerate tutte le tragedie mancate, come i casi in cui un passante si è accorto del bambino in tempo, magari richiamato dalle sue urla, o il genitore stesso sia tornato in auto, accorgendosi della dimenticanza prima che potesse succedere il peggio. L’opinione pubblica si divide tra chi considera i genitori responsabili di queste tragedie come colpevoli di non aver prestato la giusta attenzione, arrivando ad accusarli di poco amore nei confronti del figlio, e chi invece comprende che disattenzioni del genere possano accadere ovunque e a chiunque. In mezzo a questa situazione piuttosto complessa e delicata, lo Stato ha così deciso di rompere gli indugi, intervenendo e provando a risolvere, o quantomeno minimizzare il problema, grazie all’introduzione della Legge Antiabbandono.

Cosa prevede la Legge Antiabbandono

Varata il 6 marzo 2019, la legge sanziona i guidatori che non sono provvisti di dispositivi di allarme specifici in caso di abbandono, per i minori di 4 anni. Come prescritto dal decreto dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada, sul seggiolino dei piccoli passeggeri deve essere installato un dispositivo attivo che avverta il genitore, tramite app o segnale visivo e acustico, in caso di dimenticanza del figlio nell’autovettura.

Come procurarsi i dispositivi

Questi strumenti possono essere acquistati in vari negozi fisici o anche online, ma serve essere sicuri che siano dotati di dichiarazione di conformità, vale a dire un’autodichiarazione del costruttore. In questo documento si deve dichiarare e assicurare il rispetto delle caratteristiche tecniche e funzionali specificate nella legge. Non occorre quindi omologazione.

Il dispositivo può essere:

Il dispositivo deve:

Sul mercato ci sono diverse tipologie di dispositivi che si possono comprare.

dispositivi antiabbandono con qr code

Bonus per dispositivi antiabbandono

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato che per ridurre la spesa per l’acquisto di seggiolini anti-abbandono o di dispositivi a parte, è stato istituito un fondo apposito per le famiglie nel recente decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020. L’agevolazione consiste in un voucher o nel rimborso di 30 euro per l’acquisto di un dispositivo antiabbandono.

Per usufruirne, è necessario effettuare la registrazione sul sito bonuseggiolino.it. Qui, dopo essersi registrati, si può ottenere il voucher, oppure, per chi avesse già acquistato lo strumento, richiedere il rimborso, assicurandosi di allegare ricevuta o scontrino fiscale. L’agevolazione è stata inserita nel Decreto Fiscale 2020 e ha a disposizione circa 15 milioni di euro per il biennio 2019-2020. Bisogna verificare sul sito www.bonuseggiolino.it nella sezione “Dove usare i buoni”, in quali negozi si può spendere il buono (cercando per città o provincia) e quali sono quelli online aderenti all’iniziativa.

Anche il colosso Amazon si è reso disponibile per la vendita di questi dispositivi. Sul sito, una volta fatto l’acquisto e ricevuto l’articolo, si può chiedere il rimborso usando il numero dell’ordine e il codice del buono spesa elettronico del Ministero, inserendoli sulla pagina amazon.bonus-seggiolini.it.

Le sanzioni

Le sanzioni, previste in caso di assenza di un dispositivo antiabbandono collegato a un seggiolino che trasporta un bambino di età inferiore ai 4 anni, vanno dagli 83 ai 333 euro (che si riducono tra 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) con sottrazione di 5 punti dalla patente.

Se si commettono due infrazioni in due anni, scatterà la sospensione della patente per un periodo che può andare dai 15 giorni ai due mesi.

Conclusioni

Insomma, la Legge Antiabbandono è un grande passo verso la tutela dei più piccoli, vittime innocenti di una società che va sempre più veloce o di semplici disattenzioni del momento. Potrebbe quindi essere la soluzione definitiva al problema, se i genitori aderiranno all’iniziativa.

Per aggiungere un altro tassello alla lotta contro l'”amnesia dissociativa” è stata studiata anche una campagna informativa del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero della Salute, per sensibilizzare sul problema, ma anche sulla nuova normativa e sull’uso dei dispositivi, oltre che sulle terribili conseguenze che una distrazione come questa può portare.

Secondo alcune ricerche condotte nel 2018, solo quattro famiglie su dieci possedevano i sedili omologati. Si spera quindi che le famiglie abbiano avuto modo di procurarsi gli strumenti adatti per evitare sanzioni e brutte avventure, ma soprattutto per proteggere i bambini e rendere le morti per abbandono in auto solo un lontano ricordo.

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